lunedì 12 marzo 2018

Antonietta Tiberia: haiku inediti




Antonietta Tiberia (1941) si destreggia tra narrativa, poesia e traduzioni. Ha pubblicato Calpestando le aiuole, I racconti del ponte, Haiku per un anno bisestile  e 4 libri tradotti: dallo spagnolo (Di oggi, Omero prende solo il fiore, poesie di M. Paoletti);dall'inglese Unspoken / Inespresso (poesie di Fahita  Morchid) e Il mio nome è Bond (autobiografia di  Roger Moore); dal francese Astrologia araba (saggio di Catherine Aubier). Già redattrice della rivista letteraria «linfera», ora della rivista poetica «Mangiaparole».






I
Gradatamente
la notte si dirada
Pallida aurora



II
Nel tronco cavo
trabocca già di miele
Un alveare



III
Un globo rosso
buca il cielo al tramonto
Il sole cala



IV
Le stelle lucono
sullo sfondo del cielo
come annebbiate



V
Fitta boscaglia
Mi sbarrano la vista
cespugli e siepi



VI
Pioggia obliqua
frustava le finestre
Sempre più fitta



VII
Apre il sereno
un varco tra le nuvole
Si fa più chiaro


VIII
La luna calva
naviga tra le nuvole
   Come annoiata    
  

                     
IX
Litigio in strada
Risuonano nell'aria
urla e bestemmie





Se ne va l'anno
agghindato da vecchio
Scambio di auguri 




Dai vetri sporchi
un po' di luce filtra
Avaramente




E la foresta
mormora allegramente
Saluta l'alba




Sembra ridere
in modo inverecondo
La luna bassa




Fiocchi di neve
sfarfallano nell'aria
Ride la luna




Echeggia a lungo
un abbaiar di cani
sul fondo oscuro




Sul cielo azzurro
scivolano nuvole
leggere e allegre




Nella foresta
l'eco porta lontano
grido gioioso




Corre un gran vento
Di un pauroso sussurro
riempie il bosco




Crollo improvviso
La polvere negli occhi
e nella bocca




Stasi di luce
si rinnova ogni sera
Sole al tramonto













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