giovedì 8 marzo 2018

Pierluigi Cappello - DEDICA A CHI SA - Da "Azzurro Elementare" -




*


APPUNTO



Dal desiderarti al pensarti mia
sei rimasta tu, mentre entri e siedi.
La luce ti viene alle spalle dalla porta socchiusa,
il pruno lascia il suo bianco al mattino.
Così intonati, il bianco e il pruno
fermi nel sole, noi.

In questa maniera gli alberi parlano al cielo
l’ombra degli alberi cresce lungo le iridi
verde più cielo
in questo modo di stare, precipitati.






*


DUE



Lascio la camera com'era quando era nei tuoi occhi,
incontrarti è il sapore che trattengo nel sorso di caffè.

Tra il piacere e quel che resta del piacere
il mio corpo sta come un posto dove si piange
perché non c’è nessuno.

Un giorno settembre era limpido e ventoso
il silenzio ammutoliva, la terra tornava al cielo.







*




Scrivere come sai dimenticare,
scrivere e dimenticare.

Tenere un mondo intero sul palmo
e dopo soffiare.












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