mercoledì 6 dicembre 2017

Rabindranath Tagore



RACCOLTA DI FRUTTI




II


Quando ero giovane        
              la mia vita era come un fiore:
un fiore che lascia cadere
     uno o due petali dalla sua ricchezza
e non ne avverte mai la mancanza
    quando la brezza della primavera
     viene a mendicare alla sua porta.

Ora, alla fine della giovinezza,
            la mia vita è come un frutto,
che nulla ha da risparmiare,
     e attende di offrirsi completamente
      con tutta la propria dolcezza.





XVIII


No: non è per voi
     far sbocciare il germoglio.
Scuotetelo, colpitelo:
     non potete farlo sbocciare.
Il vostro tocco lo macchia,
     gli strappate i petali a pezzi
e li spargete nella polvere.
     Ma i colori non spuntano,
non ne emana il profumo.
     Ah, non è per voi
schiudere in fiore il germoglio.
     Colui che sa farlo sbocciare
lo fa così, semplicemente.
     Gli dà un’occhiata, e la linfa vitale
freme per le sue vene.
     Al suo alito il fiore distende
le sue ali e si libra nel vento.
     I colori spuntano improvvisi
come vivi desideri,
il profumo tradisce un dolce segreto.
Colui che sa farlo sbocciare
     lo fa così, semplicemente.






LA FUGGITIVA E ALTRE POESIE




IV


Oh, se mi fosse dato un segreto,
come pioggia trattenuta nelle nubi –
un segreto, avvolto nel silenzio
     con cui potessi vagare lontano.
Oh, se avessi qualcuno cui sussurrare,
dove lente acque sciabordano
     sotto gli alberi assopiti al sole.
Questa sera il silenzio sembra aspettare
il rumore d’un passo, e mi chiedi
     il motivo delle mie lacrime.
Non so dare un motivo al mio pianto,
perché questo è ancora un segreto
che mi è tenuto nascosto.





IX


Credo che mi fermerò stupito
se c’incontreremo in un’altra vita,
camminando alla luce d’un mondo remoto.
Riconoscerò allora quegli occhi
bruni, come le stelle del mattino,
ma sentirò che sono appartenuti
a qualche obliato cielo vespertino
di una nostra vita precedente.
E saprò che l’incanto del tuo volto
non gli appartiene interamente,
ma ha rubato la luce appassionata
ch’era nei miei occhi in un incontro
perduto nell’oblio, ed ha raccolto
dal mio amore di allora un mistero
che ora ha scordato la sua origine.









da:  Tagore“Poesie d’amore”
Grandi Tascabili Economici NEWTON
A cura di Girolamo Mancuso

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