martedì 19 aprile 2016

Marco Tabellione


Marco Tabellione (5.5.1965 Musellaro-PE), laureato nel '91 in lettere moderne all'università "G. D'Annunzio" di Chieti, con una tesi sulle avanguardie poetiche degli anni Sessanta, specializzato alla LUISS di Roma in giornalismo. Collabora con il quotidiano Il Centro e riviste letterarie nazionali e insegna materie letterarie in un liceo. Vincitore a Perugia nel 1990 del premio di poesia intitolato a Sandro Penna, nel 1998 ha vinto il premio “Giovani autori” curato dalla Fondazione Caripe di Pescara, mentre nel 1999 il premio “Palazzo Grosso” di Riva presso Chieri (Torino) con il volume di poesie Incanti. Nel 2003 con la raccolta Tra cielo e mare è stato tra i vincitori del concorso “Adottiamo uno scrittore” indetto dalla provincia di Pescara, e nel 2004 si è classificato secondo al premio abruzzese Sant’Egidio indetto dalla cooperativa Tracce di Pescara. Per le edizioni Tracce di Pescara ha pubblicato nel 1995 la raccolta di poesie Gli uni e gli altri bui e il saggio sul giornalismo televisivo L’immagine che uccide. Nel 1998 è stata pubblicata la raccolta di poesie InCanti, sempre per le edizioni Tracce, mentre nel 2000 le edizioni Samizdat di Pescara hanno curato la raccolta di versi, L’alba e l’ala. Nel 2001 è uscito il suo primo romanzo Il riso dell’angelo per le edizioni Tracce, mentre risale all’anno 2002 il saggio di letteratura La cura dell’attimo edito da Samizdat di Pescara. Nel 2003 è uscita l’ultima raccolta di poesie intitolata Tra cielo e mare e pubblicata anch’essa da Tracce. Nel 2009 è uscito il romanzo L’isola delle crisalidi per le edizioni Runde Taarn, che nel 2010 ha vinto il premio Zenone riservato alla narrativa. Lo stesso romanzo L’isola delle crisalidi nel 2010 è risultato finalista al premio Lamerica e ha vinto il premio speciale della giuria al premio De Lollis. Nel 2011 ha vinto il premio di poesia Spinea e nel 2012 è giunto secondo al premio “Liliana Bragaglia” con il racconto inedito La bottega del libraio. Infine nel 2013 ha vinto il premio di giornalismo sezione ambiente “Vivi l’Abruzzo”. Nel 2015 è uscito il suo ultimo libro, il saggio Il canto silenzioso, viaggio nei segreti della poesia (edizioni Solfanelli) premiato nello stesso anno al premio di saggistica Città delle Rose di Roseto e finalista al premio Roccamorice.




Da InCANTI (1998)




Il vento


Ho conquistato il mio vento a tratti
soffiando la sua saggezza
    sulle vie e gli involi
…rinato io
     dagli echi di quand’ero sabbia e pianeta
E le inquietudini serbo       ora
gonfiandole come onde
come una vela che s’inarca all’orizzonte
Non sono ferito       non più di tanto
dal mondo e dalla sua storia
dalla crudezza che smorza l’incanto
PERÒ VI AMO
come in un ritorno
      gioioso e azzurro
       di un viaggiatore tra stelle e galassie
E COSÌ       tornato e rinato
vi dono questo sprazzo di pianto felice
la prova di me e della mia vicissitudine





La solitudine


Ho consumato                             la mia solitudine
                           a poco a poco
                intera                             come un lago di vetro
senza spargerla              senza infrangerla
Ho danzato a lungo sull’orlo del mare
                        nella scarna urna del giorno
e non mi sono tuffato
                                       non mi sono bagnato
solo ho sciolto le ore nel sogno
                                                         in uno spirare di ere e di iridi
Così ora poserò il capo
                                           sull’orlo del mare
ad aspettare che il vento si plachi
o involi via le mie parole come prole
              Così ora ti chiederò perdono
ché oggi solo questo posso offrirti:
la mia solitudine
             la mia infinta voglia di tuffarmi e di bagnarmi
                         e di nuotare fin dentro al cuore del mondo




Viaggiamo


Viaggiamo inerti nella nebbia o nel sole
ricchi di vento      e cieli      e canto
le nostre mani sono quelli di un albero
quelle di un fiume
                                  o del lago nascosto
Che ci sia neve o fango
                                        gioia o dolore
                  non importa
perché il sangue conosce la via
                                 e la mente ciò che sta oltre
la mente! se sa ancora sognare
il sangue conosce la fine
                                 e il cuore ciò che non muore
                  il cuore! se sa ancora amare





Come la neve


Come la neve vorrei adagiarmi sulle cose
e sugli uomini
sentirli in profondo
                in un abbraccio più vasto del mare e del cielo
Come la neve orrei scendere tra gli alberi
   e i prati
e ascoltare i cuori degli esseri
e comprenderli
capire il battito delle loro vite
Come la neve vorrei essere dovunque
e prendere la forma di tutte le cose
e stringere le mani del mondo
e che ci sia un sorriso in questa stretta
bianco e puro
piovuto adagio, come la neve
Come la neve vorrei, infine
                     sciogliermi al sole
a questo sole che a volte ci manca
a volte ci inonda
al sole che dà e toglie
al sole che nutre e brucia
ma non è mai nemico
come non è nemica la morte
Non è nemica la morte
quando morire è evaporare ai raggi dorati
sollevarsi in alto
attendendo una nuova forma
ed un ritorno leggiadro, all’infinito
Come la neve vorrei adagiarmi sulle cose
e sugli uomini
sentirli in profondo
in profondo





Da L’ALBA E L’ALA (2000)




L’amore sovrano


Oltre il mare, il vento, le stelle
oltre l’universo e la vita stessa
oltre noi e in noi, dovunque
al di là del regno e del sogno
negli spazi delle lune e delle eternità
dappertutto ci sia la magia di nuovi inizi
lì viaggia la meraviglia di te
l’incanto tuo e del tuo mistero
questo astro unico che noi siamo e respiriamo
e vola più forte di ali e cuore
e nuota più gioioso di grida e silenzi
e coglie il senso e il segreto del tutto
comprende l’alito di ogni essere
                   il cuore di ogni cosa
          il fiore e il fine di tutto
perché questo volo azzurro
             questa magia infinita
                è amore
                 sovrano
           senza respiro
                       senza tempo




Nessun commento:

Posta un commento